top of page

MARIO GEORGES VERHEYDEN

​Biografia

I genitori di Mario Georges sono nativi del Belgio e si trasferiscono in Italia, in quanto il padre Ingegnere, lavorava come ricercatore al Centro Comune di Ricerca di Ispra.

Doveva essere un’esperienza di un breve periodo, in realtà non si sposteranno più. Frequenta la Scuola Europea di Varese, la sua lingua madre è l'olandese ma parla cinque lingue.

A vent'anni inizia la facoltà di Veterinaria a Milano, ma intuisce sin da subito, con qualche contrarietà del padre (avrebbe voluto che terminasse gli studi), che la sua vita sarebbe stata in mezzo ai cavalli, in scuderia.

Tanto è vero che sin da piccolo a soli quattro anni, inizia a muovere i primi passi nel mondo dell'equitazione grazie all'aiuto del papà Luc, suo primo trainer.

mario e luc.PNG
Cattura.PNG
mario 2.PNG

Una delle sue frasi più eloquenti:  "credo di essere più a mio agio quando monto a cavallo che quando cammino".

Grazie alla mentalità del padre che portò in Italia negli Anni '70 il Know-how professionale dei Paesi nordici in fatto di allevamento e di equitazione, Mario Georges iniziò prestissimo la carriera nel mondo del salto ostacoli e del completo.

A 12 anni con i pony dimostra di avere un grande talento. A 14 anni le sue prime grandi vittorie: i Campionati Italiani di Combinata e di Completo.  In quel periodo e per molti anni ancora rappresentò nei campi gara il Belgio. Mario Georges si rese conto che andare a cavallo poteva diventare la sua professione quando vinse il primo Gran Premio in Belgio, a Sint Truiden.

Ha fatto parte  della squadra italiana per molti anni rappresentando l'Italia in almeno una ventina di Coppe delle Nazioni con considerevoli risultati:  secondo a squadre - CSIO Atene con Elan du Thot, vittoria a squadre - CSIO Helsinky con Elan du Thot, secondo a squadre - CSIO Drammen con Elan du Thot, vittoria a squadre -  CSIO Bulgaria con Laissez Faire, vittoria a squadre - CSIO Romania con Laissez Faire e poi Bratislava, Rotterdam Lisbona. Un importante piazzamento con un'altra grande cavalla fu il secondo posto nello CSIO di Atene con Laissez Faire; inoltre ha preso parte a diverse edizioni della Coppa del Mondo.

mario helsnki.PNG
IMG_5027_edited_edited.jpg
Mario.JPG

Certamente tra le numerose vittorie in campo nazionale e internazionale, la più suggestiva è stata quella riguardante la vittoria, a Roma nel 1996 nel Piccolo Gran Premio di Piazza di Siena. L'inno tricolore è suonato per un soggetto allevato dalla famiglia Verheyden che aveva già portato enormi soddisfazioni anche come giovane cavallo.

Stiamo parlando di Elite delle Paludi che ha vinto il Circuito di Eccellenza riservata ai cavalli di 5 anni, il Campionato Italiano riservato ai cavalli di 6 anni, la finale di Verona riservata ai 7 anni ed oltre  è entrata nella finale del prestigioso Campionato del Mondo di Lanaken WBCYH in Belgio, sempre a 7 anni, qualificandosi al settimo posto.

 Altro risultato da sottolineare per questa sorprendente cavalla italiana è il sesto posto nella Coppa delle Nazioni di Rotterdam.

Con questa cavalla nata e cresciuta all'Allevamento delle Paludi di proprietà della famiglia Verheyden, Mario fu inserito nei possibili partecipanti ai Campionati Europei del 1997.

Inoltre Elite delle Paludi ha dato alla luce nel 2003 Winner delle Paludi vincitore del Performance Test dedicato agli stalloni nel 2007,  Sella Italiano (CLINTON x CAY). 

IMG_4817_edited.jpg
mario e elite.PNG

Per anni Mario Georges è stato cavaliere giudicante nel Performance Test stalloni.

Grandi soddisfazioni anche con i propri allievi che segue giornalmente;  partecipazione a Jerez de la Frontera per gli Europei Pony, con allievi Senior e Young Riders e Juniores medaglia d'oro nel Campionato Italiano Criterium oltre a rilevanti partecipazioni ai Campionati Assoluti Juniores e Young Riders.

Non trasmette solo un amore infinito per i cavalli. Agli allievi oltre alla tecnica, trasmette la totale dedizione: " a cavallo non puoi mai dire di essere completo o di aver imparato tutto. Impossibile. Ogni cavallo ha una sua particolarità emotiva e di gestione. L'affinità che crei con ogni soggetto è qualcosa di unico e fa sì che non ti senti mai arrivato e che ogni giorno possa rappresentare una scoperta, un'emozione.

mario_verheyden_concorso_birbo.jpg
guelfa concorso 2.jpg
mario_e_winner_edited.jpg
Mario  Georges  Agnes Verheyden
bottom of page